Oh, ma l’attenzione che la Chiesa pone su tutti i cazzi nostri, commentando continuamente ogni scelta che noi, con la forza di veri e propri plebisciti, facciamo nel campo della sessualità , della bioetica, della famiglia, beh quella stessa costante attenzione la Chiesa col cazzo che la pone su una classe politica che ha reso normale lo spergiuro, l’abuso di minorenne, la calunnia e lo svilimento delle istituzioni!
Posted by Matan on 05 Mar 2009 | Tagged as: Generale
Non avrei creduto di utilizzare questo spazio per un semplice copincolla dal blog di Beppe Grillo, ma quanto segue mi trova terribilmente, rabbiosamente d’accordo:
Poi, su Youtube, ho trovato questo esilarante monologo di Proietti – con una simbiosi col publico che manco il pesce pagliaccio e la sua anemone…
Se solo questa gigantesca riserva di energia, questa massiccia leva culturale che possono esercitare personaggi come Fiorello, Beningni, Vasco etc… fosse al servizio di ciò che è buono e giusto, almeno potremmo dare del vero filo da torcere. NLon è necessario che i più famosi siano anche i migliori (stamo freschi!) ma solo , foss’anche per una semplice questione di numeri, che qualcuno fra loro decidesse – come nei migliori film di distopia fantascentifica –  di distruggere il sistema dal suo interno. E invece sono solo delle incorregibili puttane.
Posted by Matan on 28 Nov 2008 | Tagged as: Generale
“Io dico basta” di Simone Avincola.
Simone Avincola è un cantautore unsigned della scena Romana. Questo suo pezzo è stato ascoltato, ad oggi, da quasi 58.000 persone solo su Youtube.
La canzone è musicalmente piuttosto banale ed ha un testo solo a tratti davvero significativo. Ma, più importante di tutto questo – che resta comunque un mio giudizio soggettivo – mi sembra una canzone molto onesta. Io gli credo. E mi basta.
Esiste un libro intitolato L’orda. Quando gli albanesi eravamo noi, che parla di come gli italiani pochi decenni fa fossero emigranti portatori di problemi ai paesi ospitanti ma anche soggetti a discriminazioni radicali. Non l’ho ancora letto, ma lo farò presto, per confermare probabilmente la fondatezza di alcuni miei sospetti sulle cronache attuali.
Con toni molto più leggeri, ma a dimostrare la stessa cosa, guardatevi questo.
Una volta Bollywood eravamo noi. Nemmeno troppo tempo fa… Meditate gente. Meditate su sviluppo culturale, flussi migratori e decadenza-ascesa delle civiltà .
Posted by Matan on 10 Nov 2008 | Tagged as: Generale
Ecco a cosa serve il giornalismo. Ed ecco anche una delle più pesanti palle al piede del popolo italiano: il tirannico giogo del “Lo sanno tutti”. Se solo si applicassero i numeri a tutte le paranoie che vengono inoculate dai media… morti per terrorismo vs morti per infezione contratta in ospedale, vittime delle “toghe rosse” vs vittime dei chiromanti etc…
ROMA - Sono i parenti, i pedofili, gli amici di famiglia ma non i nomadi a rubare i bambini. E’ solo un brutto stereotipo, un pregiudizio infondato quello che attribuisce ai rom la responsabilità di far sparire i bambini. Un modo di dire, e pensare, che i media – tv, e giornali in ugual misura – amplificano “con forza squassante”. E’ il risultato di una ricerca commissionata dalla Fondazione Migrantes (Cei) al Dipartimento di psicologia e antropologia culturale dell’università di Verona sui presunti tentati rapimenti addebitati ai rom dal 1986 al 2007.Â
Posted by Matan on 03 Nov 2008 | Tagged as: Generale
Potremmo soffermarci sul fatto che il “Presidente” (ma Presidente de che poi…semmai Senatore, no!?!) così conciato ancora ha il suo discreto peso nella macchina politica del Bel Paese.
O, più seriamente, su come sia concepibile fare ad un personaggio come Andreotti una domanda così meravigliosamente vacua. Così aberrantemente insulsa. (Lo vedi? Andreotti ci va in televisione…non ha mica paura dei giornalisti lui…)
Ma il punto che voglio proporre è un altro…regà …che tajo infinto… 😀
Posted by Matan on 28 Oct 2008 | Tagged as: Generale
Cose che non capisco dell’Italia #124:
Perchè, nonostante 15 (20?50?150?) anni di nefandezze politiche e decine di manifestazioni con centinaia di migliaia di partecipanti non abbiamo – oggi – delle espressioni artistiche che rispecchino tutto ciò?
O meglio – ci sono, ma sono vecchie (nello stile o all’anagrafe) o invisibili. Eppure, tempi come i nostri dovrebbero essere una miniera d’oro per ogni sorta d’artista. Questo “dolore collettivo” permette ad un artista di creare qualcosa che tocchi da vicino un pubblico di sconosciuti che – in quasi ogni altra circostanza – non condivide le stesse gioie e dolori. Insomma, Baglioni non può scrivere un pezzo sulla morte della nonna di ciascuno dei suoi fan, ma potrebbe – con il suo grande acume d’artista – scrivere un pezzo che interpreti l’afflato dei nostri tempi cupi, generando così in tutti noi quel dolore catartico che solo l’Arte sa generare. E’ un esempio eh – Baglioni va appeso per le palle.
Insomma – dove cazzo sta la nostra Blowing in the Wind? Dov’è la nostra questa foto? Dov’è il nostro slogan memorabile?
Sì, qualcuno qualcosa ha fatto. Ma poco, veramente troppo poco…sia nei modi che nei mezzi. E questo, cari mie è un altro indizio del fatto che moriremo tutti.
P.s. Nei prossimi giorni, alcuni “piccoli” esempi di Arte Politica trovati in giro per la rete. Dal romanzo di formazione “Piccole sacche di resistenza crescono”.